Fino a qualche giorno fa sembrava certezza, poi in una manciata di secondi cambia tutto, Vinicius e tutto il Real non prendono il volo per Parigi, la risposta è solo una: non è suo il Pallone d’Oro.
Golden Ball che è finito invece dritto nelle mani di Rodri, colonna portante della Spagna all’Europeo -nonché Mvp del torneo- e ingranaggio chiave della macchina City di Pep Guardiola.
Un’assegnazione improvvisa e divisiva, tra chi ha reputato giusto il colpo di scena e chi invece ha urlato allo scandalo.
“Farò 10 volte meglio”
Calciatori, dirigenti e star del mondo sportivo hanno detto la propria sulla serata di ieri.
Il primo su tutti proprio Vinicius che non ha fatto attendere la propria infuocata reazione: “Farò dieci volte meglio se necessario. Non siete pronti”.
E dall’altra parte qualcuno ha voluto prendersi la rivincita sulle parole dopo il Clàsico: stiamo parlando chiaramente di Gavi, coinvolto in un sipario con il talento brasiliano il quale, dopo la sonora sconfitta per 4-0, avrebbe controbattuto dicendo che “Tanto io lunedì vado a ritirare il Pallone d’oro”.
La storia la sappiamo già, il premio non arriva ma la presa in giro dello spagnolo si, con un’emoji dubbiosa seguita da un “Hmm” sotto una foto dei due.
Non tutti però si sono schierati contro Vinicius, anzi quasi tutti i blancos e il Brasile hanno considerato “il migliore del mondo” il compagno.
Da Bellingham a Valverde, passando per Guimares del Newcastle e soprattutto Ancelotti che, dopo aver ricevuto il premio di miglior allenatore dell’anno, ha tenuto a ringraziare particolarmente Vinicius e Carvajal.
Il più semplice dei campioni
Tra “se” e “ma”, la storia non cambia e quindi ecco il nuovo pallone d’oro: Rodrigo Cascante, per gli amici Rodri, un ragazzo che ha toccato le stelle ma preferisce non vantarsene, un ragazzo che non ha pubblicato duemila storie instagram dopo la vittoria, un ragazzo che si è genuinamente commosso nonostante il premio fosse certo, un ragazzo con in mano il mondo ma che preferisce vivere in quella realtà “anormale” per il calcio moderno.
Perché Rodri è questo, un “anormale”, un eroe anti-moderno, un Ettore che toglie l’armatura difronte Astianatte e che mostra al mito greco la naturale fragilità di un uomo. E su quella fragilità, Rodri non si nasconde, salendo il palco con le stampelle e ringraziando prima gli altri e poi, se resta tempo, se stesso.
Complimenti dunque a Rodri, il più semplice miglior giocatore del mondo:
“Sono un ragazzo normale, gentile con i miei compagni. Puoi avere successo anche essendo normale. Questi sono valori fondamentali per me”, proprio come ha dichiarato lo stesso.