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Autore

Redazione

Redazione

Calcio

Il Tottenham alza l’Europa League a Bilbao, sconfitto lo United

da: Redazione 21/05/2025
Scritto da: Redazione

Serata storica al San Mamés di Bilbao, dove il Tottenham ha battuto il Manchester United per 1-0, conquistando l’Europa League e interrompendo un digiuno di trofei che durava da 17 anni. Una vittoria attesa, sofferta e celebrata con passione dai tifosi londinesi accorsi in massa.

Spurs campioni del derby europeo

Il gol decisivo arriva al 42′: un’iniziativa sulla destra di Pape Matar Sarr si trasforma in un cross teso che, deviato da Luke Shaw, finisce nella propria porta. Brennan Johnson era lì, pronto a ribadire e a rivendicare il tocco finale. Una rete rocambolesca, ma che vale un trofeo.

Londinesi resistono e brillano in difesa

Nel secondo tempo il Manchester United ha cercato con insistenza il pareggio, ma ha trovato sulla sua strada una difesa granitica. Fondamentali le prestazioni di Cristian Romero e Micky van de Ven, con quest’ultimo autore di un salvataggio miracoloso sulla linea. Tra i pali, Guglielmo Vicario è stato decisivo con almeno due interventi da applausi, l’ultimo nei minuti di recupero.

Fine di un lungo digiuno

Con questo successo, il Tottenham torna a sollevare un trofeo dopo la vittoria in Coppa di Lega nel 2008. È il terzo titolo europeo della sua storia, dopo le affermazioni in Coppa UEFA nel 1972 e nel 1984. Un momento di svolta per una squadra che da anni inseguiva il successo senza riuscire a concretizzarlo.

Foto Italpress

21/05/2025
Juventus-Udinese
Serie A

Juve, passo decisivo verso la Champions: Udinese ko 2-0

da: Redazione 18/05/2025
Scritto da: Redazione

La Juventus è ancora in controllo del proprio destino nella corsa all’ultimo posto utile per la Champions League. I bianconeri vincono alla penultima giornata per 2-0 contro l’Udinese grazie alle reti di Nico Gonzalez e Vlahovic, restano in quarta posizione e si presentano agli ultimi 90 minuti di campionato con un punto di vantaggio sulla Roma e due sulla Lazio.

Juventus-Udinese 2-0: 90 minuti per restare al quarto posto

Ottimo approccio alla partita sin dal fischio d’avvio da parte degli uomini di Tudor, che arrivano ben tre volte al tiro nei primi dieci minuti. Conceicao e Locatelli ci provano da fuori senza successo, poi al 10’ Kolo Muani – lanciato in profondità – spreca a tu per tu con Okoye.
Quella sul piede dell’attaccante francese resta l’occasione più ghiotta di un primo tempo in cui la Juve è quasi sempre nella metà campo avversaria, ma senza riuscire a scardinare la difesa friulana.

Ci provano anche Yildiz, Cambiaso, Alberto Costa e infine Nico Gonzalez, che sfiora il gol prima di testa su corner e poi con una conclusione dalla distanza salvata da Okoye con l’aiuto del palo. Si va al riposo sullo 0-0.

La musica non cambia nella ripresa: ancora Okoye-palo decisivi su una bella iniziativa personale di Conceicao al 51’. Ma al 60’ la pressione juventina porta finalmente i frutti sperati: Nico Gonzalez ruba palla a Solet in area e poi, servito da Yildiz, firma il gol del vantaggio con un mancino imprendibile.

Nonostante i cambi da entrambe le panchine, i padroni di casa gestiscono con tranquillità e al minuto 88 arriva anche il raddoppio: contropiede perfetto, orchestrato ancora da Yildiz, e Vlahovic chiude i giochi.

La Juventus sale a quota 67 e la prossima settimana proverà a chiudere i conti a Venezia, mentre l’Udinese, ferma a 44 punti, affronterà la Fiorentina nell’ultima giornata.

18/05/2025
Parma-Napoli
Serie A

Parma-Napoli 0-0: palo, traversa e Var. Scudetto rimandato all’ultima giornata

da: Redazione 18/05/2025
Scritto da: Redazione

Secondo pareggio consecutivo per il Napoli di Antonio Conte, ma la lotta scudetto resta ancora aperta: finisce 0-0 la sfida contro il Parma, sarà decisiva l’ultima giornata, quando gli azzurri, che hanno un solo punto di vantaggio sui nerazzurri, ospiteranno il Cagliari già salvo.
La squadra di Chivu ancora non ha raggiunto la salvezza, le vittorie di Lecce ed Empoli lasciano tutto in bilico, sarà decisiva l’ultima in casa dell’Atalanta.

Il Napoli di Conte pareggia ancora

Quella del Tardini è stata una gara nervosa sin da subito: Conte ha schierato il 3-5-2 con Lukaku e Raspadori a comporre la coppia d’attacco. McTominay, invece, si è piazzato sul centro-sinistra, con la libertà di muoversi sulla trequarti.
Chivu ha risposto con un modulo speculare, con Pellegrino unico riferimento offensivo.

I partenopei si sono affidati alle giocate di Politano, i ducali hanno sfruttato qualche ripartenza, senza però spaventare Meret: tra i più propositivi Bonny, autore di un tiro-cross intercettato dal portiere del Napoli.
Al 30’ ancora Meret si è reso protagonista di un ottimo intervento sulla conclusione dalla distanza di Sohm. Gli ospiti sono andati vicini al vantaggio tre minuti più tardi, quando Anguissa, con un sombrero e una conclusione al volo di sinistro, ha colpito il palo.

I crociati hanno iniziato il secondo tempo con una conclusione pericolosa di Sohm disinnescata da Meret. Al 12′ il traversone teso dalla destra di Politano è terminato sulla parte alta della traversa.
Al 26’ il Napoli ha sbattuto sul terzo legno della serata: su punizione dai 20 metri, McTominay ha colpito la traversa, decisivo il tocco di Suzuki.

Il secondo tempo è scivolato via tra nervosismo e paura. Conte nel finale ha schierato tutti i giocatori offensivi a disposizione.
Tensione altissima nel recupero (13 minuti): Conte e Chivu espulsi per proteste.
Al 51′, Doveri assegna un rigore al Napoli per fallo su Neres, ma dopo l’on-field review cambia la decisione per un fallo precedente di Simeone su Circati.

18/05/2025
Inter Lazio
Serie A

Pedro colpisce allo scadere: l’Inter si ferma sul più bello

da: Redazione 18/05/2025
Scritto da: Redazione

L’Inter sogna il sorpasso sul Napoli in vetta ma viene fermato dalla Lazio all’ultimo respiro: a San Siro termina 2-2 per effetto del gol di Pedro su rigore al 90′, dopo che i nerazzurri erano stati avanti per due volte (reti di Bisseck prima e Dumfries dopo, risposte sempre dello spagnolo).

Inter-Lazio 2-2: Scudetto ancora da scrivere

Inzaghi deve fare a meno di Lautaro Martinez e sceglie Taremi come partner d’attacco per Thuram; a centrocampo, invece, si rivede Mkhitaryan. Baroni, invece, sorprende tutti schierando Vecino titolare sulla trequarti con Dia a sinistra, al posto dello squalificato Zaccagni. Si rivede, inoltre, Nuno Tavares.

La prima parte di primo tempo è molto bloccata, con qualche squillo da una parte e dall’altra ma senza occasioni concrete. L’Inter tiene palla, la Lazio si difende con ordine. I nerazzurri aumentano la pressione e mettono in difficoltà gli ospiti, che però hanno un’occasione ghiottissima con Isaksen al 42′: l’esterno si invola in profondità ma, davanti a Sommer, sbaglia tutto calciando addosso al portiere svizzero.

Gol sbagliato, gol subito: in pieno recupero, Bisseck risolve una mischia sugli sviluppi di calcio d’angolo, infilando di mancino la sfera sotto la traversa, battendo Mandas. Un gol provvidenziale che manda le squadre negli spogliatoi sull’1-0.

Al rientro in campo, la Lazio appare più frizzante e prende l’iniziativa, mentre l’Inter sembra perdere ritmo e metri. Nonostante ciò, non arrivano occasioni particolarmente importanti per gli uomini di Baroni fino a quando Castellanos si prende palla sulla trequarti servendo Dia, che però manca lo specchio.

È il preludio al pareggio, che arriva al 72′: azione che si sviluppa da destra a sinistra, tiro di Marusic deviato da Dumfries, Vecino è lucido nell’appoggiare a Pedro, che da pochi passi non sbaglia. La rete, inizialmente annullata per fuorigioco, viene poi convalidata dal Var.

La reazione dell’Inter è immediata: al 79′, su punizione battuta da Calhanoglu dal lato corto dell’area, cross perfetto per Dumfries che di testa batte ancora Mandas. Sembra tutto in controllo, ma su una giocata di Castellanos, Bisseck allarga colpevolmente il braccio.

Chiffi, richiamato all’on-field review, assegna il rigore: Pedro dal dischetto batte Sommer, che intuisce ma non basta.

Nel finale, clamorosa occasione per Arnautovic, che liscia il pallone su una sponda di Acerbi. Al 98′, lo stesso austriaco trova la rete, ma è in chiaro fuorigioco: il risultato non cambia più.

L’Inter perde una grande occasione, la Lazio si porta a -2 dalla Juventus e viene scavalcata dalla Roma: tutto ancora aperto in vista dell’ultima giornata.

Italpress

18/05/2025
Serie A

Roma-Milan 3-1: Giallorossi ancora in corsa per la Champions, rossoneri fuori dall’Europa

da: Redazione 18/05/2025
Scritto da: Redazione

Dopo il ko con l’Atalanta, la Roma saluta la sua gente con un 3-1 al Milan che tiene viva la corsa al quarto posto e condanna i rossoneri ad una prossima stagione senza Europa.

Vittoria Roma e delusione Milan

Record assoluto di spettatori (68.100), una coreografia da brividi per Ranieri, alla sua ultima da allenatore all’Olimpico: inutile dire che, almeno nell’approccio, la differenza la fanno le emozioni. E se i rossoneri sembrano rimasti con la testa alla finale persa di Coppa Italia col Bologna, i giallorossi, con Dybala, Dovbyk e Pellegrini indisponibili, hanno voglia di sparigliare le carte. E, dopo 3′, ecco il vantaggio dei capitolini: Soulé rimedia e batte un corner giusto sulla testa di capitan Mancini, che insacca di testa.

Superato il momento, il Milan, privo di Bondo, Hernandez, Walker e Chukwueze, sembra poter crescere e si rende pericoloso prima con un’incursione di Pulisic e poi con una rasoiata di Gimenez appena out. Ma al 20′ ecco l’altro episodio clou: proprio la punta messicana rifila una gomitata al petto a Mancini. Piccinini vola al Var e, di ritorno, gli sventola il rosso in faccia.

La superiorità numerica c’è ma non si vede, perché il Diavolo si sistema e, nemmeno troppo a sorpresa, pareggia i conti al 39′: Jimenez si incunea in area e trova pronti Svilar, Joao Felix è però nei paraggi e infila in tap-in l’1-1 che la difesa di casa ha decisamente sulla coscienza.

Ripresa che comincia con lo stesso mood, con il Milan più organizzato e la Roma meno incisiva. Reijnders si fa minaccioso, Saelemaekers prova a farsi rimpiangere ma è Paredes a riportare in vantaggio i suoi: la sua punizione dalla lunga distanza, al 13′, sorprende Maignan e trasforma l’Olimpico in una bolgia.

Iniziano i cambi e proprio il neo entrato Leao, al 34′, si ritrova nei piedi una palla coi fiocchi che Svilar disinnesca col corpo. Tutto sembra suggerire un finale da brividi ma la Roma è brava a chiudere i conti con una rasoiata di Cristante a 3′ dal novantesimo.

Finisce 3-1 per la Roma, che può ancora sognare il quarto posto che vuol dire Champions, mentre il Milan archivia un’altra tappa della sua deludente stagione.

(ITALPRESS).

18/05/2025
CalcioSerie A

Decide Retegui nel finale, l’Atalanta vince 3-2 in casa del Genoa

da: Redazione 17/05/2025
Scritto da: Redazione

Una partita dai mille colpi di scena consegna la vittoria all’Atalanta: 3-2 sul Genoa, nonostante l’ampio turnover di Gasperini, con tante polemiche nel finale. Nell’ultimo match a Marassi per Milan Badelj, omaggiato con una commovente standing ovation al momento della sua uscita dal campo al 65′, regna l’equilibrio in avvio. Maldini ci prova e Pinamonti risponde, poi ecco la grande occasione dell’ex Retegui. Sprecano sia lui che Maldini, che manca una clamorosa rete a porta vuota, mentre il Genoa perde Vasquez per infortunio.

La gara si sblocca esattamente due minuti dopo l’errore del figlio d’arte, con la rete del Grifone: cross di Aaron Martin e incornata di Pinamonti, è 1-0 al 37′. I rossoblù si vedono anche annullare il raddoppio, per il fallo di Bani su Rui Patricio: c’è anche un tocco col braccio, il VAR deve intervenire. La ripresa inizia con gli stessi effettivi e l’Atalanta pareggia subito: sponda di Ruggeri e gran tiro di prima di Sulemana. Si tratta della seconda rete consecutiva per l’ex Cagliari, che vale l’1-1 al 47′. Hien salva un paio di volte la Dea, poi commette un grave errore al 59′: disastro in coabitazione con Brescianini, ecco la doppietta e la 10a rete di Pinamonti, che sale a quota 50 in Serie A.

Il rinnovato vantaggio del Genoa dura però solo cinque minuti, quando de Roon apparecchia e Retegui (di tacco) rifinisce per Daniel Maldini: tiro dal limite e 2-2 che pareggia i conti. Dopo l’uscita di Badelj e la girandola dei cambi si abbassano i ritmi, fino a un finale dalle mille emozioni. I nerazzurri sfiorano il gol-vittoria con Zappacosta, ma Leali salva tutto. All’88’ ecco l’azione delle polemiche, che sancisce il 3-2 e la vittoria dell’Atalanta. Sul retropassaggio di Thorsby, De Winter si accascia e il Grifone si ferma, ma non i nerazzurri: De Ketelaere s’invola in contropiede e Retegui insacca con la zampata dell’ex.

Fischi copiosi di Marassi per i rivali e per quell’azione contestata, che rende malsano il clima negli ultimi minuti: il Grifone sembra quasi non voler proseguire, si rischiano dei contatti fisici e Retegui discute con Bani. Vince comunque l’Atalanta, che sale a 74 punti festeggiando la qualificazione in Champions League, e l’attaccante della Nazionale entra nella storia: 25esima rete in questa Serie A, superata la miglior annata nerazzurra e il record di Pippo Inzaghi (24). Il Genoa, invece, si ferma a quota 40 punti e resta 13°.

Italpress

17/05/2025
Formula 1

Ad Imola Piastri in pole, Verstappen in prima fila: disastro Ferrari

da: Redazione 17/05/2025
Scritto da: Redazione

Oscar Piastri si conferma inarrestabile e conquista la pole position nel Gran Premio di Emilia Romagna 2025 di Formula 1, realizzando un super giro in 1:14.670. L’australiano fa meglio del quattro volte campione del mondo Max Verstappen (Red Bull) di +0.034; terza piazza per la Mercedes di George Russell.

Piastri si dice soddisfatto del lavoro svolto, nonostante qualche piccola difficoltà: “E’ stata una sessione molto dura, con le due bandiere rosse. Anche la gestione delle gomme è stata difficile da capire, ma abbiamo fatto un ottimo lavoro. In questo weekend abbiamo fatto un ottimo lavoro per le qualifiche, ora dobbiamo concretizzare domani. Non ero entusiasta di essere il primo in pista, ma avevo comunque in bel distacco rispetto a chi era dietro. Abbiamo scelto di fare questo perché avevamo abbastanza passo”. Verstappen manca la pole position per pochi millesimi, ma è felice di partire in prima fila: “Tutto stava andando piuttosto bene, ma la mescola più soft è difficile da tenere viva per tutto il giro. George ha fatto il giro con le medie, è stato difficile estrarre il massimo dalle soft. Penso, però, che per noi sia stata una bella giornata. Vediamo se riusciremo a lottare con le McLaren, speriamo di avere più passo ed una macchina più guidabile”, sottolinea l’olandese.

George Russell, invece, dimostra di avere una grande costanza in questa prima parte di stagione e domenica proverà a giocarsi le sue carte in gara: “Abbiamo scelto le gomme medie perché pensavamo che fosse la scelta giusta e così è stato. Siamo abbastanza vicini a Piastri ed è sempre una piacevole sorpresa. È stato un buon pomeriggio. È stata una grande sfida e abbiamo rischiato di prendere la bandiera, ma siamo molto contenti del terzo posto. Non potevamo raggiungere un risultato migliore oggi”, afferma il britannico.

Lando Norris continua ad accusare la supremazia del compagno di squadra: “Non sono stato abbastanza veloce nel Q3. Partendo dal quarto posto contro Max e Oscar diventa molto dura su questo circuito, vedremo se riuscirò a recuperare in gara”, evidenzia contrariato il pilota della McLaren. Completano la top ten Fernando Alonso (Aston Martin), Carlos Sainz (Williams), Alexander Albon (Williams), Lance Stroll (Aston Martin), Isack Hadjar (Racing Bulls) e Pierre Gasly (Alpine).

DISASTRO FERRARI

Disastro per i colori italiani nel Q2, dove vengono eliminate entrambe le Ferrari di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, ma anche il beniamino di casa Andrea Kimi Antonelli. Il monegasco, che scatterà dall’undicesima casella, si è detto estremamente deluso della prestazione: “Credo che la prima cosa da fare sia scusarmi. Quando c’è tanta passione davanti ad un team e non passi neanche il Q2 fa male. Non è accettabile una prestazione del genere, dobbiamo reagire”.

Il britannico partirà dodicesimo alle spalle del compagno di squadra e, a quanto pare, non per suoi errori in pista: “Non mi pare di aver commesso un errore, fatichiamo tantissimo a far funzionare le gomme. Non ci siamo riusciti, io non ho commesso errori nel mio giro”.

Al termine della giornata di qualifiche anche il team principal della Ferrari Frederic Vasseur ha espresso il proprio disappunto per la prestazione del suo team: “Oggi è una brutta delusione, una giornata molto dura per noi. Quasi un copia incolla di quanto successo a Miami, non siamo riusciti a migliorare nel Q2. È una situazione strana, dobbiamo lavorarci. Se guardiamo il primo stint del Q2 eravamo quinti e sesti, con il set nuovo gli altri sono migliorati e noi no. Ne abbiamo pagato il prezzo. L’esecuzione non è stata giusta, ma bisogna dividere le colpe con il potenziale della macchina. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra potenziale ed esecuzione”. Sull’exploit dell’Aston Martin: “È stata l’unica a fare le qualifiche con tutte le gomme medie e sono arrivate quinta e sesta. Non so se siano gli aggiornamenti o le gomme, ma hanno fatto un grande passo in avanti”, aggiunge il dirigente francese.

ANTONELLI TREDICESIMO

Il pilota della Mercedes, invece, deve accontentarsi di un deludente tredicesimo posto: “E’ stata una sessione molto deludente, non ho avuto feeling. Sembrava che la gomma non funzionasse, erano un po’ più calde all’inizio del giro. Ero in continua lotta con la macchina, è un peccato perché dopo le FP3 mi aspettavo di fare meglio. Domani sarà complicato perché qui è difficile sorpassare, vedremo cosa si può fare con la strategia”, dichiara Antonelli.

Nel Q1, dopo lo spaventoso incidente di Yuki Tsunoda che non ha riportato gravi conseguenze, eliminati Liam Lawson (Racing Bulls), Nico Hulkenberg (Kick Sauber), Esteban Ocon (Haas), Oliver Bearman (Haas) e Yuki Tsunoda (Red Bull).

LA GRIGLIA DI PARTENZA

1.Oscar Piastri (McLaren)
2. Max Verstappen (Red Bull)

3. George Russell (Mercedes)
4. Lando Norris (McLaren)

5. Fernando Alonso (Aston Martin)
6. Carlos Sainz (Williams)

7. Alexander Albon (Williams)
8. Lance Stroll (Aston Martin)

9. Isack Hadjar (Racing Bulls)
10. Pierre Gasly (Alpine)

11. Charles Leclerc (Ferrari)
12. Lewis Hamilton (Ferrari)

13. Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
14. Gabriel Bortoleto (Sauber)

15. Liam Lawson (Racing Bulls)
16. Franco Colapinto (Alpine)*

17. Nico Hulkenberg (Sauber)
18. Esteban Ocon (Haas)

19. Oliver Bearman (Haas)
20. Yuki Tsunoda (Red Bull)

*una posizione di penalità.

Italpress

17/05/2025
CalcioSerie B

Catanzaro e Juve Stabia in semifinale playoff, ko Cesena e Palermo

da: Redazione 17/05/2025
Scritto da: Redazione

Il Catanzaro è la prima semifinalista ai play off di serie B dopo aver superato col minimo sforzo, 1-0, la pratica Cesena. Al Ceravolo, davanti ad oltre 10mila spettatori, il match inizia a ritmi lenti e con tanto palleggio, la prima occasione arriva un po’ per caso per il Cesena con Adamo che, complice un rimpallo, entra in area e fa partire un tiro di esterno che si infrange sul palo.

Sono proprio gli ospiti a dare la sensazione di avere una marcia in più, specialmente sul versante destro d’attacco, anche perché i calabresi sbagliano spesso letture e disimpegni dando la possibilità a Saric e Shpendi di rendersi pericolosi. Al minuto 36 arriva anche un’opportunità per il Catanzaro con il gol annullato a Iemmello per fuorigioco su assist da punizione di Petriccione.

I giallorossi prendono fiducia e poco dopo ci prova anche Scognamillo con un tiro a giro finito fuori. Si riparte nel secondo tempo, e al quinto minuto il Cesena trova un calcio da rigore, assegnato dopo controllo al Var, per un’entrata scomposta di Pompetti su Bastoni: sul dischetto si presenta Shpendi che si fa ipnotizzare da Pigliacelli. Scampato il pericolo, sale in cattedra Iemmello: splendida apertura da metà campo per Quagliata, la palla finisce poi a Pontisso che crossa e trova lo stesso numero 9 giallorosso a chiudere l’azione di testa per il vantaggio, al nono minuto, del Catanzaro.

L’inerzia della partita si capovolge a favore dei padroni di casa, mentre il Cesena non riesce a smuoversi dopo aver cambiato tutto il fronte offensivo con gli ingressi di La Gumina, Russo e Tavsan. Proprio quest’ultimo si fa notare per un paio di conclusioni da fuori area senza esito, oltre ad un corner battuto da Calò direttamente in porta e smanacciato da Pigliacelli. Il Catanzaro vince 1-0 e si regala il passaggio del turno: mercoledì prossimo sarà lo Spezia il prossimo avversario, nella gara di andata, sempre al Ceravolo.

JUVE STABIA BATTE PALERMO 1-0

La Juve Stabia batte con il minimo scarto la “bestia nera” Palermo e passa al successivo turno dei playoff dove ad aspettarla è la qualificata Cremonese (andata al Romeo Menti mercoledì alle 20.30 e ritorno allo Zini di Cremona domenica 25). Juve Stabia schierata con l’ormai consolidato 3-4-2-1, in campo a sorpresa Mosti al posto di Leone a centrocampo con Peda preferito a Varnier nel ruolo di centrale difensivo. Il tecnico rosanero Dionisi preferisce un più coperto 3-5-2 con il tandem offensivo Brunori-Pohjanpalo con Di Francesco spesso a supporto sulla fascia sinistra.

Dopo un inizio partita senza troppe emozioni con possesso palla gialloblù e ripartenze palermitane, le ostilità si aprono al 24′ con una conclusione a giro dal limite di Di Francesco e conseguente volo plastico di Thiam. L’infortunio muscolare di Fortini (rischiato da Pagliuca e sostituito da Rocchetti) anticipa di un minuto il clamoroso palo di Floriani Mussolini su sontuoso assist di Mosti.

Ancor più clamorosa l’occasione della Juve Stabia al 35′: il colpo di testa di Bellich, su angolo di Pierobon, trova pronto al tuffo Audero e sulla ribattuta Candellone alza clamorosamente sulla traversa a meno di mezzo metro dalla porta. Al ritorno dall’intervallo è Thiam a salvare la propria squadra con un gran volo all’incrocio dei pali su punizione di Brunori. Al 22′ il Menti esplode grazie ad uno spunto del bomber Adorante che, su lancio di Pierobon, beffa Ceccaroni e Baniya prima di beffare Audero. E’ il gol che decide la sfida e manda la Juve Stabia dritta alle semifinali playoff blindati da una parata di Thiam su Ceccaroni quasi alla fine del recupero.

CALENDARIO E ACCOPPIAMENTI PLAYOFF

TURNO PRELIMINARE
Catanzaro – Cesena 1-0
Juve Stabia – Palermo 1-0

ANDATA SEMIFINALI
Juve Stabia – Cremonese 21/05, ore 20.30
Catanzaro – Spezia 21/05, ore 20.30

RITORNO SEMIFINALI
Cremonese – Juve Stabia 25/05, ore 17.15
Spezia – Catanzaro 25/05, ore 19.30

ANDATA FINALE 29/05, ore 20.30
RITORNO FINALE 01/06, ore 20.30.

Italpress

17/05/2025
Tennis

Roma, Sinner rimonta Paul e vola in finale: super sfida con Alcaraz che ha battuto Musetti

da: Redazione 17/05/2025
Scritto da: Redazione

Jannik Sinner vola in finale agli Internazionali d’Italia 2025. Il numero 1 del mondo batte in rimonta Tommy Paul: 1-6 6-0 6-3 il punteggio in favore del tre volte campione Slam che, dopo una partenza a rilento, è salito progressivamente di colpi chiudendo i conti in un’ora e 43 minuti. Sinner domenica affronterà in finale Carlos Alcaraz. Lo spagnolo in semifinale ha battuto l’italiano Lorenzo Musetti in due set.

“Tutti i giorni sono diversi. Ieri mi sono sentito molto bene in campo, oggi ero 6-1 sotto dopo mezz’ora. Posso sicuramente giocare meglio. A prescindere dal risultato,
arriverò al Roland Garros con fiducia”. Queste le parole a caldo dell’azzurro al termine del match che riporta un italiano in finale a Roma dopo 47 anni. “Il pubblico mi ha dato una mano a girare la partita, nonostante non mi sentissi benissimo in campo. In finale dovrò giocare un match incredibile”, aggiunge Sinner.

“Sicuramente è stato bravo Paul, non ci sono scuse, la gamba è connessa un po’ con la vescica, ma non ci sono preoccupazioni, domani ho un importante giorno di risposo, ci
alleneremo un po’, giusto per sentire il campo”, ha poi spiegato a Sky Sport in merito ai segnali di allarme che ha lanciato durante il match per qualche piccolo problemino fisico. “Possiamo essere super contenti, ero in grande difficoltà, poi ho trovato il modo per battere un giocatore molto solido che ama giocare a Roma. Sono felice, ma so che se domenica se vorrò giocare alla pari con Alcaraz dovrò aumentare il livello. Lui ha aggiunto altre cose alle sue qualità, sta servendo molto meglio, sa fare più cose con maggiore sicurezza. Gestisce tutti i momenti in ottima maniera, è un giocatore ultra-completo”.

MUSETTI SI ARRENDE AD ALCARAZ

Lorenzo Musetti si è invece appunto fermato in semifinale. Il toscano, nove del mondo e otto del seeding, ha ceduto in due set al cospetto di Alcaraz, terzo nel ranking Atp e numero tre del tabellone, col punteggio di 6-3 7-6 (4), in poco più di due ore di gioco.

“Oggi le condizioni di gioco erano complicate e il vento ha condizionato la partita. Sono contento di come ho gestito il tutto e di essere riuscito a portare a casa il match”. Queste le parole dello spagnolo subito dopo il successo contro il carrarino: “Oggi sono stato più concreto e sono riuscito a fare la differenza nei momenti importanti”, aggiunge.

“Oggi è stata una giornata dura per me. Sono entrato in campo con un’ottima mentalità ma dal primo punto ho iniziato a faticare molto. E’ stata una sfida complicata. Ero troppo concentrato sulle cose negative e non sono riuscito a esprimere il mio miglior tennis, anche a causa del vento”. Così Lorenzo Musetti in conferenza stampa: “Il campo proponeva delle condizioni diverse rispetto alle ultime volte. Con le gambe mi sentivo abbastanza fermo e ho sbagliato tanto. La chiave del match è stata la solidità di Alcaraz, che è stato più bravo nei momenti importanti. Credo che questo match mi servirà da lezione”, aggiunge Musetti. Su Alcaraz: “È un fenomeno che viene criticato tanto e inutilmente; basta vedere i suoi numeri. Anche se oggi non è stata una delle sue migliori partite, lui è un avversario che ha pochi punti deboli. Forse non ha un servizio devastante ma è molto aggressivo e cerca sempre di comandare il gioco. Ci sono momenti in cui è ingiocabile, mentre ci sono altre situazioni in cui lascia un po’ di spazio agli avversari. Credo che sulla terra rossa il miglior Alcaraz sia favorito contro chiunque, anche contro Sinner”.

Italpress

17/05/2025
Tennis

Paolini regina di Roma, battuta Gauff in finale: Jasmine trionfa davanti a Mattarella

da: Redazione 17/05/2025
Scritto da: Redazione

Jasmine Paolini vince gli Internazionali d’Italia 2025. La tennista toscana, testa di serie numero 6, domina la finale contro la statunitense Coco Gauff, quarta forza del seeding, e conquista il suo secondo titolo 1000 della carriera dopo Dubai 2024.

6-4 6-2, in un’ora e mezza di gioco, il punteggio in favore di Paolini, che diventa la quarta italiana a vincere sulla terra battuta del Foro Italico dopo Lucia Valerio (1930), Annelies Bossi (1950) e Raffaella Reggi, che si impose nell’edizione 1985 a Taranto. Un titolo italiano, al femminile, che mancava da 40 anni e che permetterà a Paolini di tornare numero 4 Wta superando la polacca Iga Swiatek, che a Roma era la campionessa uscente.

MATTARELLA HA ASSISTITO ALLA FINALE “INDIMENTICABILE”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha assistito all’incontro sugli spalti del Campo Centrale. Accanto al Capo dello Stato la figlia Laura, Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, Marco Mezzaroma, presidente Sport e Salute, e Angelo Binaghi, presidente Federazione Italiana Tennis e Padel.

Il Capo dello Stato ha incontrato l’azzurra dopo il successo sulla statunitense: “È una giornata indimenticabile, bravissima”, si è complimentato il Capo dello Stato. “Questa coppa è per lei”, la replica di Paolini. “No, non la merito. Si prepari per domani”, la risposta di Mattarella (in riferimento alla finale di doppio).

LE DICHIARAZIONI

Jasmine Paolini: “Due o tre anni fa non mi sarei aspettata questi risultati. Schiavone e Pennetta a inizio carriera mi sembravano molto più distanti. Ora sto scrivendo la mia storia. Spero di riuscire a tenere questo livello il più a lungo possibile perché mi piace giocare in stadi grandi e pieni di pubblico. Mi sto godendo questo momento e cercherò di aggiungere sempre qualcosa”. Queste le parole, in conferenza stampa, di Jasmine Paolini dopo la vittoria degli Internazionali d’Italia in finale contro Coco Gauff. “Devo tanto ai miei genitori – aggiunge Paolini- Mi hanno sempre lasciata libera di fare le mie scelte, ma allo stesso tempo ci sono sempre stati a sostenermi. Sono contenta della mia famiglia”.

Coco Gauff: “Credo che Jasmine (Paolini, ndr) abbia giocato a un grande livello oggi. Io non ho giocato una grande partita, ma è anche merito della mia avversaria. Ha meritato di vincere, sulla terra ha dimostrato un ottimo livello. Sono delusa per la sconfitta, ma Paolini sulla terra ha dimostrato di poter giocare da numero 1 del mondo”. Così Coco Gauff in conferenza stampa dopo la sconfitta per mano di Jasmine Paolini nella finale degli Internazionali femminili. Sui grandi risultati degli italiani: “Credo che il pubblico aiuti molto e dia una motivazione extra. Jasmine e Jannik (Sinner, ndr) sono migliorati tantissimo nel corso del torneo. La loro generazione è molto competitiva”, ha aggiunto la tennista statunitense.

“La vittoria fantastica di una ragazza straordinaria”. Così il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi ha commentato a SuperTennis la vittoria di Jasmine Paolini, prima campionessa italiana in singolare femminile agli Internazionali d’Italia dal 1985. “A inizio torneo non giocava bene, ha rischiato di uscire in un paio di partite – ha detto il numero uno della Fitp – ma ha giocato una finale strepitosa. Se ci avessero detto che il nostro lungo digiuno agli Internazionali lo avrebbe interrotto Jasmine, due anni fa non ci avremmo creduto. E’ stato commovente”. L’emozione della vittoria è ancora più forte per l’affetto del pubblico che ha riempito il Centrale e per la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il presidente a Palermo a suo tempo ha praticato il tennis, lo conosce. Ha vissuto al nostro fianco la partita punto per punto – ha raccontato Binaghi – Lui e Jas sono due personalità straordinarie, positive, trasmettono principi positivi, ci rendono orgogliosi di essere italiani”.

DOMANI LA FINALE MASCHILE SINNER VS ALCARAZ

Domani, domenica 18 maggio, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sfideranno nella finale degli Internazionali d’Italia 2025. Il match è in programma non prima delle 17.00 sul Campo Centrale. Apriranno il programma, alle 12.00, Sara Errani e Jasmine Paolini nella finale del torneo di doppio contro Veronika Kudermetova ed Elise Mertens. A seguire la finale del doppio maschile tra Arevalo/Pavic e Doumbia/Reboul (non prima delle 14.00).

SINNER SI ALLENA SUL CAMPO 5

Davanti a un gremito Campo 5, Jannik Sinner si è allenato alla vigilia della finale degli Internazionali d’Italia (domani ore 17.00) contro Carlos Alcaraz. Intensità non elevata, ma tanto gioco a rete e qualche esercitazione sulle palle corte con Simone Vagnozzi e Darren Cahill a fare da sparring, tra gli applausi del Campo 5. Sessione conclusa con degli scambi da fondo campo, a ritmo sostenuto, con Vagnozzi e con alcune prove di servizio con Cahill in risposta.

Italpress

17/05/2025
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